Cos'è
La revoca delle concesisoni cimiteriali può essere esercitata dal Comune:
- quando lo ritenga opportuno per esigenze di pubblico interesse;
- per le concessioni perpetue o di durata superiore a 99 anni, quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell’ultima salma, ove si verifichi una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno e non sia possibile provvedere tempestivamente al suo ampliamento.
I concessionari in caso di revoca hanno diritto all’estumulaazione del cadavere, trasporto dei resti mortali in nuova sepoltura all’interno del Comune o dei resti ossei nell'ossario comunale.
Nel caso di traslazione in una nuova sepoltura del Comune, saranno a carico del Comune anche le spese per il trasferimento o smaltimento della lapide presente sulla concessione revocata, eventuali costi di adattamento della lapide alla nuova sepoltura sono a carico dei famigliari.
Ai concessionari è corrisposto un rimborso equivalente al valore della tomba in quel momento, calcolato con la seguente formula:
prezzo corrente x anni residui della concessione / anni della concessione = Somma da rimborsare
Nel caso di concessioni perpetue verrà corrisposto un rimborso pari a un terzo del valore corrente della concessione per loculo singolo al momento della revoca.
In presenza di cadavere non estumulabile avranno diritto ad ottenere, a titolo gratuito, un posto in un cimitero comunale corrispondente alla precedente concessione, per la durata residua spettante al raggiungimento del periodo utile per l’estumulazione.
Nel caso in cui vi fosse disinteresse da parte del concessionario, il cadavere o i resti verranno collocati secondo quanto disposto dalla normativa in vigore e dal Regolamento comunale di polizia mortuaria.
La revoca della concessione deve essere assunta previo avviso di avvio del procedimento, da trasmettere, qualora la loro identificazione fosse possibile a seguito delle ricerche condotte dall’Ufficio cimiteriale e dall’Ufficio di Polizia Mortuaria, al concessionario o, qualora non fosse possibile l’individuazione del concessionario, ad almeno uno degli aventi diritto entro il 2° grado di parentela, e da pubblicarsi sull’Albo pretorio online del Comune, all’ingresso del cimitero e sul sito online del Comune di Mirandola per giorni 60 continuativi, a cui può seguire il provvedimento di revoca o decadenza, che avrà efficacia, qualora non intervenissero elementi sufficienti a rendere nullo il provvedimento, al termine della sua pubblicazione che dovrà avvenire con le stesse modalità e tempi prima descritti.
Il provvedimento deve essere comunicato al concessionario o, qualora non fosse possibile l’individuazione del concessionario, ad almeno uno degli aventi diritto entro il 2° grado di parentela, qualora fossero identificabili tramite uno dei seguenti sistemi: raccomandata con ricevuta di ritorno, PEC, notifica.