Negli anni l’importante ZPS (Zona di Protezione Speciale) delle Valli Mirandolesi ha portato sul territorio del Comune di Mirandola numerosi ricercatori grazie anche alla stretta collaborazione tra il Comune, il Centro di Educazione alla Sostenibilità «La Raganella» e la Stazione Ornitologica Modenese «Il Pettazzurro». In particolare la ricercatrice Daniela Campobello dell’Università di Palermo ha svolto negli anni cospicue ricerche sull’avifauna locale e ha dimostrato il proprio interesse nel proseguire tali studi anche nell’anno 2022 insieme al suo gruppo di ricerca. Il progetto che stanno attualmente sviluppando, dal nome “Sexy code”, ha lo scopo di descrivere il corteggiamento del Cuculo attraverso osservazioni comportamentali associate ad analisi bioacustiche. Come spiega la Dott.ssa Campobello:

Comprendere al meglio l’ecologia del Cuculo, così come di altre specie fondamentali per la biodiversità e l’equilibrio dei nostri ecosistemi, è di primaria importanza per tutelare il patrimonio naturalistico italiano, sempre più a rischio, soprattutto negli habitat tanto importanti quanto fragili delle aree umide.

Negli ultimi anni il CNR ha inoltre inserito il Sito ZPS delle Valli Mirandolesi tra i luoghi di tutela della specie Falco naumanni, il Falco grillaio, un piccolo rapace diurno a priorità di conservazione a livello europeo. Si sviluppa così anche nel territorio delle Valli Mirandolesi il progetto europeo LIFE Falkon con la presenza di numerosi ricercatori, guidati dal Project Manager Dott. Michelangelo Morganti. Il progetto mira a favorire la conservazione del rapace attraverso la realizzazione di nuovi siti di nidificazione e a promuovere l’espansione verso nord della specie, dovuta ai cambiamenti climatici in atto.

Per rispondere all’esigenza dei ricercatori dell’Università di Palermo e del CNR di trovare un luogo in cui alloggiare durante i periodi di ricerca sul campo, il Comune di Mirandola ha preso in affitto l’edificio B&B Casa Arginone dalla Cooperativa O. Focherini affinchè possa fungere da foresteria e luogo di accoglienza per i ricercatori. Questa rappresenta una grande occasione per il Comune di Mirandola che ha scelto di ripristinare un edificio da tempo inutilizzato con lo scopo di promuovere la ricerca sulla biodiversità del territorio. In futuro il Comune intende affidare la struttura ad un gestore per garantirne l’apertura in maniera continuativa a qualsiasi persona scelga di permanere per più tempo nelle valli o di visitare il territorio come turista. Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni può contattare il Servizio di Promozione e Accoglienza Turistica e CEAS La Raganella del Comune di Mirandola (ceas.laraganella@comune.mirandola.mo.it).