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Da venerdì 1 ottobre, fino a domenica 3 ottobre, torna l’appuntamento con il Memoria Festival, organizzato dal Consorzio per il Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi Editore, per cercare di afferrare L’imprendibile che è in ogni cosa. Questo, infatti, il tema che guiderà gli incontri, spettacoli e approfondimenti che animeranno la città pronta ad accogliere ospiti e partecipanti di questa edizione che finalmente torna a svolgersi in presenza. Filosofi e scienziati, storici e scrittori, giornalisti e critici letterari si muoveranno sul filo della memoria, spaziando nel tempo e negli argomenti.
Come ogni ricordo subito ne richiama un altro, così il programma del Memoria Festival restituisce nella propria struttura il funzionamento della memoria: se per Eraclito Su di un cerchio ogni punto d’inizio può anche essere un punto di fine, lo stesso vale per i ricordi, sempre compresi in un cerchio di azioni e sentimenti che determinano una fase della nostra vita che potrebbe essere in procinto di iniziare o appena finita lì nel momento in cui la nostra memoria la evoca. E il passato, imprendibile, sfugge alle nostre categorie.
Il Festival si apre stasera alle 21 nell’Aula Magna Rita Levi Montalcini con un’anteprima: la proiezione del film Mother Fortress alla presenza della regista Maria Luisa Forenza, con l’introduzione di Gian Piero Brunetta. Un’occasione per riflettere su uno dei più violenti conflitti del nostro tempo, quello siriano, partendo dall’esperienza di una comunità di religiosi che resiste e non smette di prendersi cura degli altri.
Gli appuntamenti del primo giorno
La prima giornata, dopo l’inaugurazione alle 10 nella Tenda della Memoria, prende il via da tre dimensioni diverse: letteratura, luoghi e scienza, tre ambiti ricchi di elementi inafferrabili, fisici e metafisici. Ecco allora la Pianura, luogo dell’anima per molti, descritta da Marco Belpoliti (Tenda della Memoria, ore 10.30), mentre, sempre alle 10.30 nel Parco della Memoria Anna Nadotti ci racconterà Il mestiere di tradurre: quella tensione verso la perenne ricerca delle inafferrabili parole giuste. La mattinata si chiude alle 11 nella Tenda del Duomo con L’Universo imprendibile descritto dall’astronomo Adriano Fontana che ci guiderà nello spazio fino all’immensità delle galassie.
Il pomeriggio si apre alle 15 con la voce di uno dei massimi interpreti del passato: presso l’Aula Magna Rita Levi Montalcini ascolteremo Vittorio Gassman dar vita ai versi immortali di Shakespeare, offrendoci un’esperienza intellettuale e sensoriale totalizzante. Si entrerà nella bocca di Moby Dick alle 15.30 (Parco della Memoria) con il critico letterario Piero Boitani che come Achab si è messo sulle tracce del mitologico cetaceo. In contemporanea nel Gazebo degli Archi il grande geografo Franco Farinelli rifletterà sugli Antipodi, tenendo una lezione ogni oltre confine, e nella Tenda del Duomo gli studiosi Franco Bacchelli e Lucia Pappalardo parleranno di Giovan Francesco Pico e il suo Examen. Si prosegue alle 16 (nella Tenda delle Memoria) con lo storico dell’arte e archeologo Savatore Settis che proverà a rispondere alla domanda La città è in rovina? soffermandosi sulle sfumature più complesse di quello spazio familiare e straniante che chiamiamo “città”. Mentre alla filosofa Ilaria Gaspari (Tenda del Duomo, 17.30) spetterà l’arduo compito di parlare delle Emozioni, perché ciò che ci abita e ci determina non è mai facile da afferrare.
Alle 18 due appuntamenti imperdibili: nel Parco della Memoria i critici e studiosi di cinema Paolo Mereghetti e Gian Piero Brunetta parleranno della settima arte, Provando a tutto comprendere: i dizionari di cinema, e nella Tenda della Memoria Corrado Augias attraverso un’analisi acuta e puntuale riannoderà i fili della memoria collettiva del nostro Paese per scoprire Di chi siamo figli. Chiude il primo pomeriggio del Festival lo storico e critico dell’arte Vincenzo Trione (Tenda del Duomo, ore 19) dipingendo il ritratto di Banksy l’imprendibile.
La prima serata del Festival è ricca di suggestioni: la tradizione artistica, con Tomaso Montanari (Tenda della Memoria, ore 21) che indaga lo Spazio Chiesa, concentrandosi sul ruolo cruciale della committenza religiosa per la cultura occidentale, e l’universo selvatico dello zoo più antico al mondo, che scopriremo con Christian Greco (Tenda del Duomo, ore 21), il direttore del Museo Egizio di Torino. L’intreccio di parole, musica, passione e vocazione all’ascolto è il cuore del rito sonoro Il quotidiano innamoramento della poetessa Mariangela Gualtieri (Parco della Memoria, ore 21), mentre la più incontrollata e inafferrabile improvvisazione vi travolgerà nel Palazzetto dello Sport (ore 21) con lo spettacolo Musica: imprendibile e indefinibile. Jazz, creatività e improvvisazione con Gianni Vancini, Achille Succi e la Banda giovanile John Lennon diretti da Mirco Besutti.
Prendono il via anche i laboratori per grandi e piccini che accompagneranno le tre giornate del Festival. Si parte con Allenare la memoria alle 16, con sessioni speciali per allenarsi a ricordare, e si prosegue alle 16.30 con Elia il camminatore, a cura di Guia Risari, dove i più piccoli potranno imparare a liberare la fantasia. Verrà inoltre presentato alle 11 nel Gazebo degli Archi il progetto Comunità amiche della demenza, pensato per favorire l’inclusione e l’ascolto dei malati di demenza e le loro famiglie.
Ma non è tutto: inaugurerà domani presso il Gazebo degli Archi alle 18.30 la mostra Mirandola Galleria a Cielo aperto 2021 – A riveder le stelle, per rendere omaggio ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
I sedici cerchi tematici di questa edizione
A guidare il dialogo a più voci di questa edizione del Memoria Festival sarà ancora una volta la struttura dei cerchi tematici, ognuno dedicato a un aspetto, un’interpretazione, una suggestione scaturita dalla memoria: I. A viva voce, con la testimonianza di poeti e scrittori; II. Per voce sola, per riascoltare i grandi interpreti del cinema e del teatro; III. Altra voce, per esplorare la diversità; IV. Pianeta, perché il paesaggio è anche condizione esistenziale; V. Giovanni Pico, dedicato al cittadino più illustre di Mirandola; VI. Prossimo, per provare ad afferrare le personalità più imprendibili; VII. Infinitamente piccolo, per vedere quello che ci sfugge; VIII. Infinitamente grande, come ciò che cerchiamo di indagare ad anni luce da qui; IX. Dio, la ricerca del sacro, l’inafferrabile per eccellenza; X. Sentire, un’esplorazione senza confini nelle categorie dell’esistenza; XI. Ispirazione, indagine sulle forme artistiche di espressione; XII. Italiano, per (ri)scoprire le nostre eccellenze; XII. Lontano, nel tempo e nello spazio; XIV. Animalia, dedicato ai più misteriosi bestiari; XV. Musica e memoria, dedicata a una delle più evocative e impalpabili delle arti; XVI. Cinema e memoria, per riflettere sulla magia del grande schermo.
Fra i numerosi ospiti attesi nelle prossime giornate: Claudio Bartocci, Marino Bartoletti, Donatella Di Pietrantonio, Marco Tullio Giordana, Lucrezia Lante della Rovere, Melania Mazzucco, Giacomo Poretti, Paolo Milone, Michele Mari…
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento posti. L’accesso agli incontri sarà consentito esibendo una Certificazione Verde Covid-19 (Green pass). Prenotazioni online sul sito www.memoriafestival.it.
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Ultimo aggiornamento: 30-01-2024, 11:56