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Il platano (Platanus × acerifolia), specie storicamente diffusa nei viali urbani per la sua robustezza e adattabilità, costituisce un elemento strutturale di primaria importanza del verde pubblico. Oltre a fornire ombreggiamento e miglioramento microclimatico, svolge un ruolo significativo nella riduzione delle polveri atmosferiche e nel conferire continuità e qualità paesaggistica agli assi viari principali.
Negli ultimi anni il platano si è trovato ad affrontare criticità fitosanitarie emergenti, prima fra tutte l’insorgenza e la diffusione del cancro colorato del platano (Ceratocystis platani), patogeno da quarantena che impone misure cogenti di contenimento ed eradicazione. Questi interventi, seppur indispensabili per limitare la diffusione della malattia, comportano una rapida riduzione del numero di esemplari presenti, con un impatto diretto e tangibile sul patrimonio arboreo urbano. Il nostro comune sta purtroppo registrando in prima persona le conseguenze di questa emergenza fitosanitaria.
Il territorio del Comune di Mirandola è stato formalmente riconosciuto come zona focolaio infetta da Ceratocystis platani ai sensi della Determina della Regione Emilia-Romagna n. 761 del 25 gennaio 2018. Tale condizione è stata riconfermata e aggiornata con la successiva Determina n. 3747 del 24 febbraio 2025, la quale ribadisce l’obbligo, per i soggetti gestori del verde pubblico, di adottare ogni misura necessaria a prevenire la diffusione del patogeno.
La malattia del cancro colorato è dovuta a un fungo ascomicete originario del continente nordamericano, altamente virulento e in grado di colonizzare rapidamente i tessuti conduttori, che ha come piante ospiti esclusivamente esemplari appartenenti al genere Platanus (P. orientalis, P. occidentalis, P. × acerifolia). In Italia, il primo focolaio è stato documentato nel 1954 a Caserta, mentre in Emilia-Romagna il patogeno è stato ritrovato nel 1993. Il patogeno è soggetto a misure di emergenza a norma del Decreto Ministeriale 29 febbraio 2012 “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione del cancro colorato del platano causato da Ceratocystis platani”, aggiornato successivamente dal Decreto Ministeriale 6 luglio 2015. L'infezione può passare da una pianta all'altra anche attraverso anastomosi radicali, ovvero tramite l'unione tra radici qualora le piante siano vicine tra loro. Altro mezzo di contagio può essere l'acqua dei fossati che trasporta l'inoculo, cioè il materiale infettivo presente nelle radici ammalate.
I sintomi tipici comprendono disseccamento fogliare asimmetrico, necrosi corticali longitudinali, emissione di latice brunastro e progressiva morte della chioma. L’evoluzione è generalmente rapida e irreversibile. Frequentemente vengono colpiti esemplari contigui proprio perché il fungo si propaga da una pianta all’altra.
Allo stato attuale il controllo di questa fitopatia è esclusivamente di tipo preventivo. Occorre pertanto rispettare le norme di profilassi indicate nel D.M. 29 febbraio 2012. Il patogeno è oggetto di indagini continue durante tutto l’arco dell’anno sia da parte del personale comunale incaricato alla gestione del verde pubblico, sia da parte del Settore Regionale Fitosanitario e Difesa delle Produzioni, allo scopo di definire lo stato fitosanitario del territorio e le azioni da intraprendere per contenerne la diffusione.
Nel 2025, in concomitanza con il censimento del patrimonio arboreo comunale, sono stati effettuati campionamenti con relative analisi di laboratorio da parte del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna con verbale 08/299/20250715/1048.
La giunta regionale con la Determina n. 15978 del 25/08/2025, ha deliberato l’obbligo per il Comune di Mirandola di procedere all’abbattimento di ulteriori cinque esemplari di Platanus sp., presenti in Via Gramsci, Via Circonvallazione e Viale 5 Martiti, alberi contrassegnati e censiti con i numeri: 16/31, 525, 549, 553/22 e 554/21. Il Comune di Mirandola ha già incaricato la ditta esecutrice per la rimozione delle alberature. Ogni abbattimento è un intervento necessario per garantire la salute complessiva del verde pubblico e la sicurezza dei cittadini. Al tempo stesso, rappresenta un motivo in più per proseguire, da parte del Comune di Mirandola, nelle attività di prevenzione e tutela, così da preservare il valore storico e paesaggistico dei nostri viali.
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Ultimo aggiornamento: 17-09-2025, 12:07