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A oltre un secolo dalla sua progettazione e dopo anni di abbandono seguiti al sisma del 2012, il Chiosco Liberty di Piazza Mazzini torna a nuova vita. Grazie all’intervento di restauro conservativo promosso e curato da Gianmarco Budri, imprenditore mirandolese di fama internazionale, il prezioso manufatto in ferro battuto e rame sarà riconsegnato alla città e restituito alla sua funzione originaria: uno spazio di incontro, bellezza e condivisione nel cuore del centro storico.
Il Chiosco, progettato nel 1906 dall’architetto modenese Gustavo Zagni per l’imprenditore Michele Schiavoni, è un raro esempio di architettura Liberty. Dopo una lunga permanenza a Modena, fu trasferito a Mirandola nel 1934, dove per 78 anni ha ospitato l’edicola cittadina, accompagnando generazioni di mirandolesi. Rimasto inutilizzato dopo il terremoto, il chiosco ha continuato a rappresentare un punto di riferimento simbolico per la comunità.
Oggi, grazie all’impegno di Budri, l’intera struttura è stata restaurata e consolidata, con particolare attenzione ai dettagli originali. Il basamento e le pareti in marmo nembro rosato, le decorazioni in ferro battuto e la cupola in rame sono stati valorizzati per restituire all’opera tutta la sua eleganza.
«Questo chiosco ha accompagnato la mia infanzia e quella di molti mirandolesi – racconta Budri – Restituirgli vita e funzione è un modo per restituire qualcosa alla mia comunità, in un luogo che tornerà a essere vissuto, frequentato, condiviso».
Rinominato Chiosco 1906, in omaggio alla sua storia, il manufatto ospiterà uno spazio di piccola ristorazione e convivialità, dedicato alla qualità, alla tradizione e alla bellezza. Con la riapertura del Palazzo Comunale ormai prossima, Piazza Mazzini si prepara così a ritrovare il proprio volto più autentico: quello di salotto storico della città.
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Ultimo aggiornamento: 21-09-2025, 21:29